È bizzarro, imperfetto, divertente, un po’ pazzo.


Il pallone da rugby svolge un ruolo fondamentale: è diverso perché è ovale, è sorprendente perché rimbalza in modo imprevedibile, è indipendente, è difficile da controllare, però è piacevole al tatto e si lascia abbracciare


Nei corsi di RunBabyRun, ogni bambino ha il suo pallone, un amico che deve imparare a gestire, che diventa quindi un oggetto transizionale, un’appendice da curare, qualcosa di sé da trasmettere ai compagni e che tornerà a lui se imparerà a passarlo. Per questo i palloni RunBabyRun sono stati studiati nei dettagli: dal peso alla dimensione, ai colori.


E durante i corsi RunBabyRun può succedere che al pallone venga dato un nome, capita di vederlo non tra le mani del bambino ma magari appoggiato sulla sua testa, oppure “covato” tra le gambe, rosicchiato come un pupazzo o usato come un comodo cuscino

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